Il “Volo” di Wim Wenders in 3D
Il 3D non è più solo fantasia e proiezioni sperimentali, e non si limita agli effetti speciali o ad un pubblico con gli occhialini come sulle fotografie in bianco e nero degli anni 50. La produzione 3D è oggi una realtà in numerose applicazioni di visione stereoscopica affermatesi nel giro di pochi anni. Sul campo degli eventi sportivi da tre anni negli Stati Uniti anni il Super Bowl NFA è trasmesso in 3D in centinaia di cinema, e anche in Europa quest’anno sono state e saranno numerose le produzioni in 3D per lo sport (tra queste il torneo di rugby Six Nations in Inghilterra e Francia, il torneo di tennis Roland Garros a Parigi, la Premiership League di calcio in Inghilterra, e c’è enorme interesse per le riprese dei mondiali di calcio attualmente in corso in Sud Africa).
Le più recenti e importanti produzioni cinematografiche in 3D hanno naturalmente decretato il successo del grande pubblico nelle sale di tutto il mondo, e, tra gli altri, tre importanti registi come Martin Scorzese, Werner Herzog e Wim Wenders si stanno cimentando in progetti 3D; ma già la pubblicità in TV dei nuovi schermi televisivi LCD per per la visione stereoscopica ci fa intuire un veloce arrivo del 3D anche nelle case. I satelliti Eutelsat e Astra sono sono pronti e già trasmettono segnali per visione a casa con occhiali attivi e passivi e ormai non si tratta più di prove tecniche.
In questo scenario “Il volo” di Wim Wenders si inserisce con grande attualità , proponendo in versione cinematografica un documentario in cui storia ed emozioni vengono vengono raccontate in tre dimensioni.
Non solo “effetto speciale” quindi, ma un linguaggio nuovo per raccontare storie… Dalla fantascienza, dall’horror, dal cartone, alla realtà .
Dal punto di vista tecnico è rinomata la cura delle riprese sempre innovative del grande regista tedesco e con grande soddisfazione Trans Audio Video ha potuto contribuire al progetto con la fornitura di Ottiche Canon Broadcast e di supporti Sachtler alle società di produzione di Bologna Technos-Video One e Xilos-Lilliwood, che con grande competenza e al top della qualità possibile hanno seguito in Calabria le riprese del film.
Il film è stato girato con le ottiche Canon HD-EC Super Primes della serie FJS, e con gli zoom HD-EC cinematografici della serie HJ-KLL. La straordinaria qualità ottica, la grande precisione meccanica, l’omogeneità della colorimetria e della cosiddetta “pasta”, hanno garantito alle immagini una resa perfetta in ogni condizione.
Ugualmente i supporti Sachtler Cine75HD hanno permesso movimenti sempre fluidi e precisi anche con i grossi carichi dei sistemi mirror-rig.
Canon 3D News Links:
Funzionalità 3D disponibile su un’ampia serie di ottiche Canon
RASSEGNA STAMPA “Il volo” di Wim Wenders:
Wim Wenders: il volo in 3D verso la realtà
“3D potrebbe voler dire anche 3 doors, tre porte: una verso la fantasia, una verso la realtà , e un’altra ancora tutta da scoprire”, ne è convinto il grande regista tedesco Wim Wenders, tra i più importanti autori del nostro tempo, che dopo aver girato tutto il mondo come filmmaker e fotografo, ultimamente ha regalato molta attenzione all’Italia.
“Mi piaceva la mia piccola storia di finzione, ma non potevo permettere che quei bambini restassero solo dei figuranti di sfondo. Ho deciso di portare il background in primo piano, che poi è la ragione originale per cui avevo deciso di lanciarmi nel 3D. Loro mi hanno costretto ad attenermi al mio piano originale, loro erano la terza dimensione”.
Video intervista a Wim Wenders *intervista XCIttà news
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Il Volo, il documentario di Wim Wenders sull’immigrazione (Sky TG24)”Più giravamo il nostro spot, più mi interessavo alle storie di quelle che all’inizio erano solo comparse. Ho percepito che le loro vicende erano più importanti e, alla fine, ho deciso d’incorporare quelle realtà nel nostro progetto. Il mio è un film strano, perchà© inizia come finzione e poi vira verso la realtà documentaria. In effetti il tutto nasce da una storia vera ma, poichà© la finzione ha la tendenza a impossessarsi di ogni storia, a un certo punto ho capito che era meglio riportare tutto alla realtà “.
Pur conscio di quanto accade in luoghi come Rosarno, Wenders ha deciso di soffermarsi solo sui lati positivi della questione: “Le storie brutte non mi interessano e poi sono un ottimista. Ci sono talmente tante brutte notizie nel mondo e nei film. Ecco perchà© ho messo gli angeli nel mio film Il cielo sopra Berlino. Sentivo che nel cinema ci sono troppe creature malvagie. Non ci sono mai abbastanza forze positive. Ho fatto “Il volo”, appunto perchà© la storia parla di forze positive al lavoro”.
Video intervista a Wim Wenders *Sky News TG24
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Wim Wenders e “Il volo” verso l’integrazione
Wim Wenders (Il cielo sopra Berlino) firma il primo film italiano in 3D, in realtà si tratta di un mediometraggio di trenta minuti circa dal titolo Il volo, un documentario che racconta una storia d’immigrazione.
“Grazie a questa nuova tecnologia è aumentata la produzione di film fantasy e d’horror, insomma film che parlano di pianeti lontani – dichiara il regista tedesco a Roma – per me invece il 3D poteva essere una porta aperta sulla realtà e sono convinto che con il passare del tempo verrà sempre più utilizzato da chi realizza documentari perchà© favorisce il nostro accesso al mondo reale”.
Wim Wenders e “Il volo” verso l’integrazione *Tiscali Spettacoli
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Le fotografie sul set
Immagini de “Il volo” di Wim Wenders ” *fonte fotografie Calabria Film Commission”>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
In Calabria Wim Wenders spicca Il Volo in 3D
Ma chi l’ha detto che il 3D sia da confinare solo ai cartoon, ai film di fantascienza e agli horror? Alla Technos Video One se lo chiedevano da un bel pezzo. E così la casa di produzione bolognese ha lanciato la sfida. Ci sarà in giro un regista curioso di cimentarsi con la stereoscopia per raccontare emozioni e sentimenti, e non solo mostri animati, sangue e maciullamenti? La risposta è si. E a raccogliere la sfida non poteva che essere un grande sperimentatore. Come Wim Wenders.
Ecco come nasce la collaborazione tra l’azienda di produzione cinematografica emiliana e il grande regista tedesco, che il 7 settembre inizierà in Calabria le riprese del cortometraggio dal titolo Il Volo.
“Quando lo abbiamo contattato per avere il suo parere sui progetti a cui lavoriamo, Wenders si è mostrato molto interessato alle potenzialità di questa tecnica. E allora l’abbiamo buttata lì: âfacciamo un film insieme?’. E lui ha accettato, con grande entusiasmo”. Il produttore Mario Baldanza e i suoi sei collaboratori della Technos si lanciano così in questa avventura da cui nascerà il primo film italiano di fiction girato in 3D.
La casa di produzione bolognese, tra le più all’avanguardia nelle metodologie per la realizzazione di pellicole in digitale e in stereoscopia, è l’unica italiana a far parte del Consorzio europeo 2020 3D Media. Grazie alle nuove tecnologie, che nell’ultimo anno hanno contribuito a superare notevolmente i limiti della visualizzazione tridimensionale, la Technos ha sviluppato tecniche di ripresa che permettono di evitare il fastidioso giramento di testa, tipico soprattutto delle prime pellicole in 3D. E agli artisti entusiasti di sperimentare nuove forme della grammatica cinematografica, oggi la stereoscopia offre potenzialità ancora tutte da esplorare.
In Calabria Wim Wenders spicca Il Volo in 3D
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Il volo: il primo 3D italiano diretto da Wenders *My Movies.it
Esiste il primo film in 3D italiano e non stupirà apprendere che si tratta di un prodotto decisamente fuori dai canoni. E’ un mediometraggio di 32 minuti girato da Wim Wenders e prodotto dalla Regione Calabria in cui recitano Luca Zingaretti e Ben Gazzara doppiato da Giancarlo Giannini.
La strana storia di come si sia arrivati ad un simile prodotto è un perfetto ibrido tra la creatività di Wim Wenders, l’originalità del modo di procedere italiano e il caso. Il regista tedesco, cui era stato commissionato un corto promozionale, ha infatti cambiato più volte idea sul progetto a causa dell’incontro con degli immigrati in terra calabra. La fortuita casualità ha fatto sì che optasse per puntare la macchina da presa su di loro e sulla loro storia facendogli alla fine anche decidere di girare in tre dimensioni, spinto dalla possibilità offerta da Lilliwood, azienda nostrana specializzata in stereografia: “Ad oggi il 3D è utilizzato come strumento amplificatore della fantasia, ci porta in mondi lontani e ci fa viaggiare” è il parere del regista “Ma io sono sicuro perಠche da qui a pochi anni sarà molto usato dai documentaristi per come è in grado di creare una nuova porta verso la realtà “.
E il risultato è di primo livello, un tassello interessante nel più grande percorso di maturazione del cinema tridimensionale.
Il volo: il primo 3D italiano diretto da Wenders
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Il volo: il film di Wim Wenders sull’accoglienza in Calabria
Wim Wenders ha deciso di utilizzare la nuova tecnologia 3D, per la prima volta applicata ad un film del genere. La storia racconta di un bambino e del sindaco del suo paese, ormai spopolato, e in cui è difficile persino organizzare una partita di pallone perchè non ci sono più bambini. L’arrivo di un gruppo di immigrati africani crea scompiglio e discussioni, ma si rivela essere un evento più che mai positivo.
Il film è stato finanziato e co-prodotto dalla Regione Calabria, la prima ad aver adottato una legge per promuovere l’accoglienza e l’inserimento dei rifugiati e dei richiedenti asilo. “Il Volo” è stato girato tra Scilla e Badolato, con attori prevalentemente locali. Nel cast, perà², anche Ben Gazzarra, di origini siciliane, nei panni del protagonista.
Una bella iniziativa, significativa, che porta a riflettere sulla situazione attuale della nostra società e di una Regione come la Calabria che, nonostante le già note difficoltà , soprattutto dopo i fatti di Rosarno, ha scelto di non rinunciare all’accoglienza.
Il volo: il film di Wim Wenders sull’accoglienza in Calabria *CineZapping Cinema,TV e Spettacolo
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Il 3D secondo Wenders
Wim Wenders: “Andiamo a vedere un film e diamo per scontato che sia fantasia, e il 3D non fa altro che incrementare questa tendenza” queste parole apparentemente di sfiducia verso il cinema tridimensionale vengono proprio da Wim Wenders. Il regista perಠha una visione più complessa di così “Quando ho visto affermarsi questa tecnologia ho provato un senso di euforia perchà© non solo porta verso mondi remoti ma porta anche 3 dimensioni ad una realtà che fino ad ora ne ha viste unicamente 2”.
La terza dimensione di “Il volo” si chiama Lilliwood, società tutta italiana specializzata nella stereografia. Al film di Wenders quelli di Lilliwood hanno dato non solo l’attrezzatura ma anche una nuova figura professionale ovvero il direttore della stereografia, la persona presente sul set che, in accordo con il direttore della fotografia, opera la videocamera stereoscopica e fa in modo che ogni inquadratura sia perfettamente tridimensionale. E’ un lavoro di taratura che si fa ad occhio ma non per questo è poco preciso. Come l’accordatura di uno strumento si fa ad orecchio, così la taratura stereoscopica viene compiuta di volta in volta in modo che nessun elemento “faccia difetto”.
In “Il volo” c’è più di un momento in cui il tridimensionale è protagonista, momenti cioè in cui determinate inquadrature hanno senso e creano senso grazie alle possibilità stereoscopiche. Ed è in questo più che nella trama che si vede la mano di un regista non solo abile nel manipolare il linguaggio delle immagini ma anche da sempre interessato all’immagine digitale (fu uno dei primi a sperimentare con videocamere digitali quando queste erano oggetti mai visti prima). Le idee di Wenders e il modo in cui sfrutta la profondità per un racconto che non ha nulla di finto e tutto di vero sono forse il contributo più interessante che “Il volo” puಠdare al linguaggio del cinema.
Il volo: il primo 3D italiano diretto da Wenders *Cinema e TV Corriere della SEra
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Anche l’Italia ha il suo primo film in 3D
Wenders e il primo film italiano in 3D *Film-Review
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L’UNHCR da il patrocinio a “Il Volo”
âIl Volo’, un cortometraggio in 3D che racconta l’arrivo di un gruppo di immigrati, a bordo di un barcone, in un paese della costa calabrese ormai spopolato. Due mesi dopo Wenders aveva stravolto la sceneggiatura. L’incontro con alcuni bambini rifugiati giunti sul set come comparse da Riace colpisce il regista al punto di decidere di integrare la favola che stava raccontando con la realtà che si dispiegava proprio sotto i suoi occhi. Le storie di Elvis, Valentino e Dennis, tre fratelli rom provenienti della Serbia e specialmente di Ramadullah, 9 anni, fuggito dall’Afghanistan devastato dalla violenza, fanno rapidamente breccia nella sensibilità di Wenders.
Wim Wenders racconta Riace *UNHCR-UN Refuge Agency
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Production Links:
Anteprima Il Volo alla Casa del Cinema di Roma *Xilostudio-Lilliwoodnews
“Il volo” medio metraggio regia di Wim Wenders *di Michele Picciaredda (Dir. Fotografia Il Volo)
Il Volo, cortometraggio in stereoscopia del regista tedesco Wim Wenders *Technos-VideoOne Production